La Crescia di Frontone e la De.Co. Comunale

04/ago/2020
Eleonora Guerra

Il comune di Frontone, cittadina turistica ai piedi del Monte Catria, ha istituto la De.Co - Denominazione di Origine Comunale - per la tradizionale e gustosissima Crescia di Frontone.

Questo importante riconoscimento comunale, ha il dichiarato intento di tutelare un prodotto tipico e riconoscere il valore che merita la Crescia, in ambito territoriale e non. Un turista potrà forse confondersi ma a Frontone e nell'Alta Valle del Cesano non chiamatela Piadina... è la crescia di Frontone!

 

Inconfondibile il suo colore giallo dorato con la croccante crosticina, che ne attesta la cottura rigorosamente sulla griglia (graticola), su braci di legna o carbonella fine, la consistenza morbida e friabile è un invito al buon mangiare.

 

La Crescia di Frontone, come le mille varianti tradizionali in tutta la vallata, è un prodotto tradizionale tipico locale che si colloca fra la panetteria domestica e l’arte della cucina.

Crescia Frontone - Denominazione Comunale Di Origine

Crescia di Frontone - Denominazione Comunale Di Origine

Per fregiarsi di tale titolo deve avere caratteristiche particolari e irrinunciabili, che ne fanno uno squisito alimento versatile e gustoso. Inconfondibile il suo colore giallo dorato con la croccante crosticina, che ne attesta la cottura rigorosamente sulla griglia (graticola), su braci di legna o carbonella fine, la consistenza morbida e friabile è un invito al buon mangiare.

Gli ingredienti, di primissima scelta, sono semplici e poveri ma non per questo meno importanti: farina di frumento tipo “0” o “00”, uova fresche, puro strutto di suino sia per l’impasto che per la spennellatura in fase di cottura, sale e pepe nero macinato finemente. Altri ingredienti, facoltativi per gustose varianti, sono agenti lievitanti quali bicarbonato di sodio, formaggio pecorino tipo dolce grattugiato, latte, mescolato con l’acqua dell’impasto.

 Crescia con erba e affettati

Crescia con erba e affettati

La crescia tipica di Frontone rientra nel vasto panorama delle focacce della tradizione nazionale, e questa in particolar modo si presenta con uno spessore che varia dai 3 ai 5 mm, dati dalla tipica spianatura con il matterello (o con laminatrice se prodotta in modalità industriale).

Per la sua ricchezza di ingredienti, quali carboidrati, dati dalla farina, proteine dalle uova, grassi dallo strutto e uovo, la Crescia di Frontone è nutrizionalmente completa, specialmente se, come da tradizione è accompagnata con le classiche erbe spontanee di campo (grugni, cicorie, cime di rapa, pisciacani ecc.). Si sposa benissimo con formaggi freschi, salsicce cotte alla brace e negli ultimi decenni, salumi vari.

Un tempo in tutte le case si preparava e cuoceva la Crescia che spesso ne rappresentava l’unico cibo del pasto principale, mentre nelle famiglie più abbienti, sostituiva il pane quando questo finiva nei giorni precedenti l’infornata settimanale.

 

Cottura della crescia sulla brace

La cottura della crescia sulla brace

L’origine della Crescia di Frontone si perde nella notte dei tempi, e potremmo dire che segue di pari passo la vita delle popolazioni a ridosso del Monte Catria; alimento povero per antonomasia, di facile preparazione e cottura, ha sfamato intere generazioni ma la sua genuinità ne hanno fatto sempre un prodotto sano e nutriente, a tal punto che è entrato di diritto nella ristorazione frontonese, come piatto speciale e caratteristico.

In vista di questo importante riconoscimento, “Crescia di Frontone De.co”, i ristoranti di Frontone stanno aderendo e adeguandosi al rigido disciplinare che ne attesta le caratteristiche, per offrire alla clientela un prodotto autentico e genuino, che tanto fa parte della storia di Frontone e del suo territorio.

 

 

Ringraziamo l'Amministrazione Comunale per la collaborazione
e per le immagini ed il materiale informativo da cui è stato tratto il nostro articolo.