L’arte della terrracotta a Fratte Rosa ha origini secolari, probabilmente risalenti alle origini stesse dei suoi primi insediamenti, data la grande presenza di argilla, nel suo territorio.
La produzione di “ceramica popolare”, ovvero ceramica d’uso, ha qui rappresentato una attività molto fiorente in passato e fonte di sostentamento per le numerose famiglie del paese, dedite a tale produzione.
Ceramica d’uso, quindi, ben nota in tutti i paesi del mediterraneo; in Italia, soprattutto nel centro-sud e usata prevalentemente per cuocere, contenere, conservare e riscaldare.
Come riportato in “Le Rose delle Fratte” di Olinto Petrucci, ricordiamo le fornaci “storiche”, ovvero quelle presenti a Fratte Rosa nel periodo 1920-1940: Cianni, Mattioli, Fabiani, Casagrande, Borri, Camilloni, Bartoli, Guerra.
La tradizione della terracotta, continua tutt’ora a Fratte Rosa grazie alle botteghe artigiane ancora esistenti ed ai vasai, custodi di una tradizione antica fatta di forme risalenti alla fine del medio evo.
Nelle botteghe locali infatti si possono trovare preziosi manufatti al tornio, smaltati con i colori della terra, dalla ricetta segreta. Capolavori realizzati da mani esperte con metodi tramandati da decenni.
Le pentole di “coccio”, ovvero in terracotta fanno parte della tradizione frattese.
La cottura dei cibi effettuata con questo materiale come in passato, è stata oggi molto rivalutata e consigliata dai nutrizionisti perché rappresenta uno dei segreti per una sana e genuina alimentazione naturale.
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